LEGO minifigure: la nascita di un simbolo
Chi non ha mai giocato con gli omini LEGO? Queste piccole figure, conosciute come minifigure, sono diventate un’icona nel mondo dei giocattoli e continuano a catturare l’immaginazione di grandi e piccoli.
In questo articolo ricostruiamo la storia delle minifigure LEGO e di come sono riuscite a evolvere da semplici bambole statiche a simbolo della cultura pop.
Minifigure LEGO, la nascita
I primi omini LEGO prodotti su larga scala risalgono al 1974, con il lancio del set numero 200 (la famiglia LEGO) che comprendeva madre, padre, due figli e una nonna. Si trattava di figure costruibili con i normali mattoncini e con alcuni pezzi appositamente realizzati, come testa, braccia e capelli.
L’anno seguente, per fare fronte all’esigenza di avere personaggi che fossero in scala con i set Legoland, e cioè più piccoli, apparve il primo modello di minifigure con le stesse dimensioni degli omini attuali. La minifigure aveva una testa senza faccia e il corpo formato da un pezzo unico, senza braccia e gambe.
Rivoluzione minifigure
Dobbiamo aspettare il 1978 per avere un omino con braccia e gambe mobili e dal volto stampato. Non solo le nuove minifig potevano afferrare accessori con le mani, ma avevano volti dipinti con diverse espressioni e quindi identità distinte.
Le prime minifigure su licenza uscirono nel 1999, dedicate all’universo di Star Wars, avevano la caratteristica testa di colore giallo, tranne Darth Vader che aveva una testa grigio chiaro. Questo fu anche il primo anno in cui vennero realizzate minifigure di forma diversa, come R2-D2.
8.000 minifigure
Oggi tutti sanno cosa è un omino LEGO e negli ultimi 40 anni l’azienda danese ne ha rilasciati oltre 8.000. Messe in commercio insieme a un set o in speciali serie da collezione, le minifigure hanno sviluppato caratteristiche sempre più precise e uniche.
E LEGO ha sempre prestato attenzione all’inclusività, inserendo colorazioni realistiche per le carnagioni (come nel caso della minifig di Lando Carlissian), accessori come la sedia a rotelle o ancora personaggi femminili in ruoli che in molte culture sarebbero ancora riservate agli uomini.