L’incertezza nei giochi: quando una situazione sfavorevole diventa opportunità
Il gioco, l’abbiamo ribadito più volte, è una cosa seria. Lo dimostra il grande numero di pubblicazioni a tema ludico. Oggi, vogliamo parlarvi del saggio L’incertezza nei giochi, scritto da Greg Costikyan, autore e game designer di fama internazionale.
Il libro, un vero e proprio manifesto per chiunque sia interessato a scoprire i meccanismi psicologici del gioco, racconta come l’incertezza sia una componente cruciale all’interno dell’esperienza ludica, come sia l’impossibilità di prevedere quello che accadrà a rendere questo intrattenimento coinvolgente e divertente.
Scopriamo quindi, sulla base degli studi condotti da Costikyan, perché l’incertezza è un elemento così importante nel gioco.
L’incertezza nei giochi: definiamola
L’incertezza altro non è che l’elemento di sorpresa e imprevedibilità essenziale a mantenere sempre alta l’attenzione del giocatore. È la condizione necessaria per trasformare un semplice passatempo in un’avventura imprevedibile, coinvolgente, che ci spinge quindi a tornare al gioco ancora e ancora e con sempre maggiore entusiasmo.
Perché l’incertezza ha la capacità di generare aspettativa e curiosità, senza le quali il gioco smetterebbe di appassionare.
L’incertezza del risultato, riguardo le strategie da seguire o ancora rispetto alla risposta degli altri giocatori contribuisce a creare un’esperienza di gioco dinamica e sfaccettata, ci mette di fronte a una sfida continua e ci costringe quindi ad adattarci al contesto e a pensare secondo logiche nuove.
Come il gioco sfrutta l’incertezza
I designer di giochi, tra cui lo stesso Costikyan, sfruttano quindi l’incertezza nei giochi per aumentare il coinvolgimento dei partecipanti, un processo che può essere costruito attraverso meccaniche di gioco che introducono elementi casuali: il lancio di dadi, la distribuzione casuale di carte o ancora per mezzo di dinamiche che cambiano a seconda delle scelte dei giocatori. La regola dunque è quella di mantenere il gioco imprevedibile e divertente, incuriosendo i giocatori e quindi tenendoli impegnati nella ricerca di una nuova soluzione.
L’incertezza nei giochi ha ovviamente un diverso impatto a seconda dell’età dei partecipanti al gioco. Se i bambini possono trovare gioia nell’elemento di sorpresa, gli adulti sono maggiormente affascinati dalla sfida strategica e dall’analisi. I designer devono quindi saper regolare il livello di incertezza in base al pubblico di riferimento, in maniera da proporre giochi che siano stimolanti ma allo stesso tempo accessibili.
La risposta emotiva all’incertezza
L’incertezza nei giochi genera un gran numero di risposte emotive: dal senso di vittoria alla frustrazione, dalla speranza alla disillusione. Sono proprio queste emozioni ad arricchire il gioco, a rendere l’esperienza più immersiva e coinvolgente.
Soprattutto – questo è valido in particolar modo in quei giochi che hanno una forte componente narrativa – l’incertezza può essere sfruttata per elaborare storie dinamiche, in grado di adattarsi alle scelte dei giocatori. Il gioco diventa così piena espressione di chi vi partecipa e, attraverso trame non lineari e finali multipli, offre una sensazione di controllo e quindi di coinvolgimento ancora maggiore.
Greg Costikyan ha quindi validissime ragioni per dire che l’incertezza nei giochi arricchisce l’esperienza ludica, trasformandola in un’avventura continua piena di colpi di sorprese. Lo sanno bene i giocatori di ruolo, così come gli appassionati di giochi da tavolo. E, ancora una volta, il gioco ci offre un punto di vista inedito: l’incertezza, che da sempre è associata a qualcosa di negativo, diventa un’opportunità per esplorare nuove strategie, per creare nuove storie e vivere nuove emozioni.
